La scelta nella pratica

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Procedura di scelta standard

Il percorso di scelta passa attraverso le risposte a tre domande chiave.

Domanda n° 1: quanto deve durare la miscela?

Miscele annuali (► non svernanti).
La scelta tra le diverse miscele annuali dipende dalla valorizzazione del foraggio che si intende praticare. Non bisogna per forza esaminare aspetti ulteriori, anche perché, qui, la presenza di condizioni più o meno favorevoli allo sviluppo dei logli non è rilevante.

Miscele biennali (► da uno a due svernamenti).
A sud delle Alpi, chi sceglie queste miscele non può basarsi solo sulla loro durata, perché se, come spesso capita, le precipitazioni sono molto irregolari, il trifoglio violetto prende il sopravvento già a partire dall’estate del primo anno di sfruttamento, cambiando radicalmente le carte in tavola. Per il resto, oltre all’importanza della valorizzazione del foraggio, va considerato che le miscele standard 230 e 240 sono le più adatte a superare due inverni, mentre la 230 è quella che resiste meglio alla siccità.

Miscele triennali, cinque tipologie principali (► due svernamenti)
Le miscele triennali sono numerose è suddivise in cinque diverse tipologie, ognuna con attitudine propria. Qui, la scelta preliminare deve anche tenere conto della valorizzazione del foraggio prevista e della presenza di condizioni più o meno favorevoli allo sviluppo dei logli. Una volta identificata la tipologia di miscele ritenuta più adatta, si procede con la scelta finale.

Miscele di lunga durata, tre tipologie principali  (► tre e più svernamenti)
La procedura di scelta è analoga a quella vista per le miscele triennali. L’unica differenza è che le miscele di lunga durata si suddividono in tre sole tipologie principali.

Domanda n° 2: come voglio/posso valorizzare il foraggio prodotto?

Tutte le miscele triennali e di lunga durata sono idonee sia all’insilamento sia ad essere foraggiate fresche in stalla. Le differenze saltano all’occhio quando si valuta la loro attitudine al pascolo, all’essiccazione al suolo e all’essiccazione in due tempi (fieno ventilato).


Miscele adatte al pascolo.


Miscele adatte alla produzione di fieno essiccato al suolo.


Miscele adatte alla produzione di fieno ventilato.

 

 

Domanda n° 3: i logli possono svilupparsi senza problemi?

L’assortimento di miscele triennali e di lunga durata è costituito sia da formulazioni contenenti logli sia da miscele che ne sono prive. La maggior parte di esse si sviluppano comunque bene nelle stazioni molto favorevoli allo sviluppo dei logli. Perciò, interrogarsi sulle loro possibilità di sviluppo ha senso solo in presenza di condizioni a loro sfavorevoli o solo parzialmente favorevoli.


Condizioni parzialmente favorevoli allo sviluppo dei logli.

Siccome in questi casi l’effetto limitante riguarda soprattutto la disponibilità idrica, bisogna ridurre i danni causati dalla potenziale siccità diversificando le tipologie di miscele.

Nelle parcelle più a rischio, conviene far capo a miscele contenenti leguminose a radicamento profondo, quali le miscele standard triennali di tipo «M», «L» o «E», e a miscele basate su graminacee tolleranti la siccità, come erba mazzolina e festuca arundinacea a foglie tenere e sottili.
Le miscele «G» o «G*», meno problematiche dal punto di vista della valorizzazione del foraggio, vanno preferite sugli appezzamenti con disponibilità idrica più favorevole.


Condizioni sfavorevoli allo sviluppo dei logli.


Agricoltura biologica

Le miscele, standard e quelle loro equivalenti, e i criteri di scelta proposti si adattano bene a qualsiasi tipo di conduzione aziendale. Ciò nonostante, in agricoltura biologica è bene tenere conto di alcune particolarità.
Scelta della miscele foraggere in agricoltura biologica.

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