Gestione medio intensiva

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Superfici prative gestite in modo medio intensivo

Generalità

  • Sono prati e pascoli che caratterizzano zone per nulla o poco favorevoli allo sviluppo dei logli. Distribuiti fino a quote elevate, richiedono una concimazione di media entità e vanno sfruttati, a parità di quota, una volta in meno rispetto a quanto indicato per le superfici prative intensive.
  • Il prato ad erba mazzolina è caratterizzato dalla presenza di altre erbe e di grossi cespi di erba mazzolina tra i quali si formano spazi vuoti. Ne consegue che la cotica erbosa si presenta lacunosa ed è sensibile ai danni causati da errori gestionali.
  • L’estensificazione del prato a erba mazzolina non porta che raramente alla formazione di una superficie prativa di valore ecologico elevato.
  • Il pascolo a coda di cane è un pascolo o un prato-pascolo caratterizzato da una composizione botanica stabile, situato a quote superiori rispetto a quelle delle zone favorevoli all’insediamento del prato-pascolo a loglio inglese e poa dei prati.
  • Le rese assicurate da entrambe le superfici prative sono buone e di buon valore foraggero, a condizione che mantengano una composizione botanica equilibrata.

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Tra le superfici prative gestite in modo medio intensivo, il prato a erba mazzolina, destinato principalmente ad essere falciato, mostra una certa instabilità a livello di composizione botanica, mentre il pascolo a coda di cane, pascolato o sfruttato in modo polivalente (sfalcio-pascolo), appare molto più stabile da questo punto di vista. Sotto il cappello del prato a erba mazzolina occorre anche annoverare le superfici prative di qualità scadente e difficile descrizione, che derivano dalla sua concimazione eccessiva.

Rispetto alla maggior parte delle altre superfici prative, il prato ad erba mazzolina non contiene specie tappezzanti. Risulta, quindi, più difficile per l’agricoltore mantenerne stabile la composizione botanica. Questo tipo di prato produce foraggio pregiato, a condizione di riuscire ad applicare e mantenere nel tempo l’intensità di gestione più adatta alle diverse stazioni che lo caratterizzano. Per contro, nelle sue versioni povere di specie e con una quota elevata di altre erbe o malerbe, produce foraggio di qualità scadente e soggetto a perdite meccaniche elevate durante la fienagione.
A volte, il prato a erba mazzolina viene volontariamente estensificato, sospendendo o riducendo le concimazioni e ritardando il primo sfruttamento rispetto alla gestione precedente. In questi casi, qualora vengano soddisfatte le prescrizioni dell’ordinanza sui pagamenti diretti (OPD), lo si può annunciare come superficie per la promozione della biodiversità (SPB) di livello qualitativo I. Tuttavia, sia esso gestito come prato estensivo o poco intensivo, la cotica erbosa di queste superfici cambierà difficilmente o, tutt’al più, impiegherà decenni per evolvere verso una composizione botanica che soddisfi i criteri posti dal livello qualitativo II.

Il pascolo a coda di cane è una superficie prativa resistente, stabile e apprezzata delle zone poco o per nulla favorevoli allo sviluppo dei logli.

Esigenze pedoclimatiche e diffusione delle superfici prative medio intensive

Prato a erba mazzolina

  • Zone per nulla o poco favorevoli allo sviluppo dei logli.
  • Dal fondovalle al piano alpino inferiore.

Pascolo a coda di cane

  • Zone per nulla o poco favorevoli allo sviluppo dei logli.
  • Dal fondovalle al piano alpino inferiore (prevalentemente a nord delle Alpi).

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