Caratteristiche generali

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Caratteristiche generali

In sintesi

  • Sono le prime beneficiarie dell’azotofissazione biologica, della quale si avvantaggiano anche le graminacee e le altre erbe della cotica erbosa.
  • Possiedono un tenore proteico molto elevato e sono ricche in energia e sali minerali.
  • Sono molto appetibili e accrescono l’ingestione del foraggio grezzo.
  • Mostrano grande variabilità specifica e varietale sia nelle superfici prative permanenti sia in quelle temporanee e intercalari.

In dettaglio

Morfologia e habitus

  • Piante a foglia larga; fanno eccezione la veccia montanina e la veccia vellutata.
  • La maggior parte delle specie possiede foglie trifogliate (formate da tre foglioline).
  • Apparato radicale generalmente profondo e fittonante; fa eccezione il trifoglio bianco.

Periodo di crescita ottimale

  • In estate e in autunno, quando la concorrenzialità delle graminacee diminuisce.

Importanza nella cotica erbosa

  • La loro buona qualità ne fa il partner ideale delle graminacee.

Valore foraggero

  • Ricche in proteine ed energia.
  • Ricche in calcio, magnesio e microelementi.
  • La loro presenza nella razione foraggera accresce l’ingestione di foraggio grezzo, perché la loro degradazione ruminale è più veloce di quella delle graminacee.
  • Dal punto di vista della conservazione del foraggio, presentano alcune problematiche:
    • più diventano secche e più le foglie si sbriciolano;
    • le foglie essiccano più velocemente dei fusti, solitamente grossolani, sbriciolandosi di conseguenza; fa eccezione il trifoglio bianco;
    • il loro elevato tenore proteico ne complica l’insilamento.

Valore ecologico

  • Molte specie rappresentano una fonte alimentare per numerosi insetti (ormai diventati rari) e per altri piccoli invertebrati.

Particolarità

  • Sono in grado di utilizzare l'azoto resente nell’atmosfera del suolo, grazie alla simbiosi messa in atto con i batteri azotofissatori presenti nei loro noduli radicali.

Importanza come piante indicatrici

  • Dal fondovalle alla regione alpina, le leguminose danno indicazioni sulle condizioni pedoclimatiche del prato o del pascolo considerato, nonché sul tipo di gestione praticato dall’agricoltore (indici ecologici).

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