Caratteristiche specifiche

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Bambagione aristato

Holcus mollis

A colpo d’occhio
Analogamente alla gramigna comune, possiede lunghi stoloni ipogei (≠ dal bambagione pubescente) in grado di formare tappeti radi, anche molto estesi. I fusti sono per lo più prostrato-ascendenti e, al massimo, irregolarmente pelosi. La pannocchia è verde-biancastra, con spighette aristate. Fiorisce a inizio estate. Fusti con nodi ricoperti da pelosità a barba (≠ dal bambagione pubescente). Foglie corte, grigio-verdi e con fine pubescenza vellutata (i peli non si possono quasi vedere; solo sentire al tatto) (≠ dal bambagione pubescente).

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In sintesi

Valore foraggero
Da scarso a nullo. A malapena consumato dal bestiame, sia al pascolo sia affienato. Considerato un’infestante problematica a causa dei suoi lunghi stoloni ipogei, che ne ostacolano la lotta.

Esigenze pedoclimatiche e diffusione
Dal fondovalle al piano montano inferiore, su suoli da freschi a umidi e da poveri a ricchi di elementi nutritivi. Presente in particolare su prati e pascoli un tempo coltivati a seminativi, nonché in boschi radi di latifoglie e nelle siepi.

Gestione e modifica della cotica erbosa
Una volta insediatosi, il bambagione aristato è difficile da eradicare.
Qualora, nel quadro di una strategia di lungo termine, abbia senso ristabilire una produzione foraggera regolare su superfici sottosfruttate da tempo, conviene distruggere e allontanare la cotica erbosa ormai infeltrita (lavorazione o diserbo chimico), per poi procedere con una risemina. Va da sé che la gestione futura dovrà essere consona al potenziale produttivo locale.


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