Seminare le miscele foraggere

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Semina diretta

Vantaggi

  • È la tecnica che rispetta maggiormente il suolo, proteggendolo da erosione, compattamento e formazione di crosta superficiale.
  • Ne conserva l’umidità e ne favorisce l’aumento di sostanza organica e attività biologica.
  • Costa meno in assoluto.
  • Lascia un suolo portante e privo di pietre.
  • In agricoltura biologica, la semina diretta in presenza di stoppie di cereali, libere da malerbe, può essere un’opportunità per minimizzare i movimenti di suolo e con ciò limitare al massimo la ricomparsa in superficie e conseguente germinazione di semi di infestanti, in particolare quelli di romice.

Svantaggi

  • La presenza di ormaie profonde e di abbondanti residui colturali (paglia) rendono difficili le operazioni di semina.
  • Richiede spesso l’intervento di contoterzisti o l’impiego di manodopera esterna all’azienda.
  • È quasi sempre necessario diserbare in presemina con un erbicida non selettivo e sistemico.
  • Solo poche miscele con vigore giovanile molto elevato si prestano bene alla semina diretta.
  • La miscela può nascere in modo irregolare e più lentamente.
  • Bisogna tenere conto di eventuali ripercussioni negative legate all’impiego di erbicidi residuali sulla coltura precedente.

Suggerimenti

  • In presenza di paglia trinciata, ormaie, crosta superficiale e/o troppe piante di poa comune, è bene far precedere la semina diretta da una lavorazione delle stoppie (max. 10 cm di profondità).
  • Se la struttura del suolo non è ottimale e se la superficie è irregolare, conviene rinunciare alla semina diretta a vantaggio della minima lavorazione.
  • Le miscele a base di loglio italico e trifoglio violetto sono le più adatte per essere seminate direttamente.

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