Caratteristiche generali

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Caratteristiche delle altre erbe

In sintesi

  • Contrariamente a quanto capita per graminacee e leguminose, le altre erbe delle superfici prative formano un’entità molto eterogenea, perché appartengono alle più disparate famiglie botaniche, ognuna con caratteristiche proprie. Hanno, quindi, pochi tratti in comune e differiscono notevolmente per i valori foraggero ed ecologico.
  • Hanno sviluppato caratteristiche e specificità tipiche, ottenendo vantaggi competitivi nei confronti delle altre essenze con cui dividono l’habitat.
  • Per conoscere la rilevanza di ogni specie occorre valutarla dal punto di vista dei valori foraggero ed ecologico e, a volte, considerarne anche gli aspetti inerenti la medicina popolare e l’alimentazione, sia umana sia animale.
  • Le altre erbe di prati e pascoli sono diffuse in tutte le stazioni pedoclimatiche del nostro paese. Le si trova, per esempio, in qualsiasi piano altitudinale, lungo l’intera gamma di condizioni idriche del suolo (dal pascolo molto siccitoso al prato perennemente inondato), su suoli da magri a sovraconcimati, ecc. Altrettanto variate sono le loro esigenze gestionali: ve ne sono di adatte a tutte le intensità di sfruttamento e concimazione (da intensiva a estensiva), ad essere falciate, pascolate oppure sfruttate in modo polivalente, ecc. Questa grande capacità d’adattamento alle condizioni naturali e antropiche fa sì che molte tra esse assumano importanza come piante indicatrici.

Le altre erbe sono particolarmente importanti nei prati e nei pascoli permanenti, dove sono le condizioni stazionali e il tipo di gestione a determinare la presenza di alcune specie piuttosto che altre.
Nei prati temporanei, invece, le altre erbe si impiegano esclusivamente nelle miscele per prati da sfalcio ricchi di specie, allo scopo di promuoverne la biodiversità. A volte, però, dopo la semina, ne possono comparire di tappabuchi, che colonizzano le eventuali lacune presenti nella cotica erbosa. Successivamente, quando il vigore di graminacee e leguminose della miscela inizia a scemare, le altre erbe tendono lentamente a prendere il sopravvento.
Le altre erbe fanno anche parte di alcune miscele per erbai intercalari e/o sovesci.

Esistono diversi metri di giudizio per valutare le altre erbe. Si va da chi le bolla semplicemente come malerbe, in quanto né graminacee né leguminose; a chi, al contrario, le considera piante miracolose, in grado di prevenire numerose epizoozie e influire positivamente sulla fertilità dei ruminanti. Se a tutto ciò aggiungiamo la loro importanza per l’ambiente e le loro proprietà medicinali e nutrizionali, possiamo senz’altro affermare che, per valutarle con cognizione di causa, serve un approccio differenziato e pragmatico.

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