Fiore
Le strutture principali del fiore sono: il peduncolo, che lo collega alla pianta, gli stami e il pistillo, che ne costituiscono le parti fertili, e il perianzio, costituito da due serie di foglioline specializzate (calice e corolla). La corolla, spesso colorata, è formata dai petali, mentre il calice, quasi sempre verde, dai sepali. Le variazioni sul tema sono comunque moltissime. Ogni sua parte può assumere forma, colore e dimensione diversi, essere presente in numero variabile o, addirittura, mancare del tutto.
- Stame: parte maschile del fiore. È costituito da un filamento e da un’antera che produce e contiene milioni di granuli di polline. Esempio: piantaggine lanceolata – Plantago lanceolata.
- Fiore tubuloso: fiore con petali saldati tra loro a formare una struttura tubolare. Presente nella parte centrale del capolino delle asteracee. Esempio: cespica annua – Erigeron annuus.
- Fiore ligulato: fiore che presenta una corolla lineare, allungata, molto svasata e tronca, simile a un petalo. Presente al margine del capolino delle asteracee. Esempio: margherita – Leucanthemum vulgare.
- Brattee: foglie modificate poste presso o al di sotto di fiori e infiorescenze. A seconda della funzione svolta (protettiva, vessillifera, nettarifera, disseminatrice), assumono forma, consistenza e colore diversi. Esempio: fiordaliso vedovino – Centaurea jacea.
- Perianzio con tubercolo: involucro fiorale con escrescenza coriacea e di forma rotondeggiante. Esempio: romice comune – Rumex obtusifolius.
- Pappo: appendice piumosa e leggera di alcuni frutti, che serve a favorire la dispersione dei semi tramite il vento. Diffuso soprattutto tra le asteracee.
Pappo con setole filamentose: le setole sono esili e strutturalmente semplici. Possono essere sia peduncolate sia sessili. Esempio: crepide dorato – Crepis aurea.
Pappo con setole piumose: le setole sono più strutturate e assumono l’aspetto di piccole piume. Possono essere sia peduncolate sia sessili. Esempio: leontodo comune – Leontodon hispidus.
