Ortica comune
Urtica dioica
A colpo d’occhio
Ben conosciuta a causa dei peli urticanti presenti su fusti e foglie, l’ortica comune possiede fusti a sezione quadrata e foglie picciolate intere, con lamina cuoriforme allungata, margine grossolanamente dentato e apice terminante in un dente acuto. Si distinguono piante maschili e piante femminili.
Immagini
In sintesi
Valore foraggero
Il valore ecologico e le proprietà medicinali dell’ortica comune superano ampiamente il suo valore foraggero, che, pur essendo fondamentalmente scarso, si presta a una valutazione differenziata:
- da un lato negativa: data la presenza di peli urticanti, non viene brucata dagli animali al pascolo e nemmeno consumata come foraggio fresco; inoltre, una volta insediatasi sottrae spazio alle piante foraggere pregiate;
- e dall’altro più positiva: presenta sì elevati tenori di elementi nutritivi, minerali e vitaminici, ma tali aspetti positivi e salutari possono essere valorizzati solo foraggiando piante affienate o insilate allo stadio giovanile e purché siano presenti in piccola quantità nella razione (<10%); in tal caso l’ortica comune viene consumata molto volentieri.
Esigenze pedoclimatiche e diffusione
Dal fondovalle al piano alpino, su suoli da freschi a umidi e ricchi di elementi nutritivi. Presente in particolare su superfici eccessivamente concimate in rapporto all’intensità di sfruttamento; sulle aree di stazionamento del bestiame e, sotto forma di focolai, anche sulle aree confinanti sovrapascolate.
Specie indicatrice di sovraconcimazione.
Gestione e modifica della cotica erbosa
- Prevenzione
- Evitare che il bestiame stazioni ripetutamente/troppo a lungo nelle stesse zone.
- Non esagerare con l’azoto (sovraconcimazione).
- Verificare la tenuta stagna di fosse e concimaie.
- Non depositare, nemmeno per brevi periodi, il letame direttamente sulle parcelle.
- Lotta meccanica
- Generalmente non necessaria.
- All’occorrenza, falciare regolarmente e traseminare le superfici lacunose.
- Ridurre la concimazione azotata.
- Lotta chimica
- Il diserbo chimico localizzato pianta per pianta o su focolai d’infestazione è possibile ed efficace, anche se raramente necessario.
- Rispettare scrupolosamente il periodo d’attesa, in quanto gli animali al pascolo consumano le piante morte.
- Utilizzare solo erbicidi omologati.
Per saperne di più
► Capitolo Malerbe parassiti e malattie
► Scheda tecnica APF-AGRIDEA 6.1.1 Erbicidi raccomandati
Valore ecologico
Importante fonte alimentare per le larve di numerose specie di lepidotteri: vanessa io o occhio di pavone (Inachis io), atalanta o vulcano (Vanessa atalanta), vanessa del cardo (Cynthia cardui), vanessa dell’ortica (Aglais urticae), vanessa c-bianca (Polygonia c-album), levana (Araschnia levana), nonché per la famiglia di lepidotteri Eteroceri Arctiidae spp., tra le farfalle notturne più vivacemente colorate.
Particolarità
- Proprietà medicinali: nella medicina popolare la tisana di ortica stimola la digestione, coadiuva la cura dei disturbi della minzione, agisce da antinfiammatorio, cura ferite, stimola la produzione di sangue (emopoiesi), favorisce la circolazione sanguigna della pelle e inibisce l’arteriosclerosi.
- In cucina, le foglie giovani vengono usate come verdura.
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