Aspetti sociali e politici (politica agricola federale)
- L’agricoltura e la sicurezza alimentare del paese sono trattate negli articoli 104 e 104a della Costituzione federale svizzera.
- Secondo l’articolo 104, la Confederazione provvede affinché l’agricoltura, tramite una produzione ecologicamente sostenibile e orientata verso il mercato, contribuisca a garantire l’approvvigionamento della popolazione, salvaguardare le basi vitali naturali e il paesaggio rurale e garantire un’occupazione decentrata del territorio. L’articolo prosegue definendo le competenze e i compiti della Confederazione volti a consentire all’agricoltura di realizzare i compiti multifunzionali assegnatigli.
La rilevanza territoriale della foraggicoltura fa sì che essa assuma naturalmente un ruolo di primo piano nel raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e gestione del territorio riportati nella costituzione. - Secondo l’articolo 104a, al fine di garantire l’approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari la Confederazione crea i presupposti per, tra l’altro, preservare le basi della produzione agricola, in particolare le terre coltive, e una produzione di derrate alimentari adeguata alle condizioni locali ed efficiente sotto il profilo dello sfruttamento delle risorse.
- Secondo l’articolo 104, la Confederazione provvede affinché l’agricoltura, tramite una produzione ecologicamente sostenibile e orientata verso il mercato, contribuisca a garantire l’approvvigionamento della popolazione, salvaguardare le basi vitali naturali e il paesaggio rurale e garantire un’occupazione decentrata del territorio. L’articolo prosegue definendo le competenze e i compiti della Confederazione volti a consentire all’agricoltura di realizzare i compiti multifunzionali assegnatigli.
- Sempre più persone desiderano un’agricoltura il più possibile sostenibile e rispettosa dell’ambiente, in grado di assicurare la presenza di un paesaggio rurale variegato, dove i prati verdi e produttivi si alternano a cotiche erbose ricche di specie, in modo da creare valore aggiunto sia per il turismo sia per la biodiversità.
- La popolazione svizzera attribuisce grande importanza al mantenimento del reddito agricolo attraverso i pagamenti diretti. I pagamenti diretti sono contributi integrativi svincolati dalla produzione e versati dalla Confederazione agli agricoltori in cambio di prestazioni ecologiche e d’interesse generale. La base legale che codifica questa strategia risale agli anni ’90 del secolo scorso. Da allora, più del 95% delle aziende agricole svizzere rispetta le prestazioni ecologiche richieste (PER) da questo programma d’incentivi.
- La gestione estensiva e/o poco intensiva di prati e pascoli è codificata nelle misure destinate al promovimento della biodiversità (SPB) e viene remunerata a livelli diversi: il livello qualitativo I, che attesta il rispetto di determinate regole gestionali, il livello qualitativo II, che ne certifica la qualità ecologica (presenza di determinate piante indicatrici che identificano una composizione botanica ricca di specie e un suolo povero di elementi nutritivi), e un terzo livello, che premia chi interconnette queste superfici in un reticolo ecologico, la cui gestione è codificata per almeno 8 anni dal regolamento ad hoc di un progetto dedicato. Da alcuni anni, questi contributi sono affiancati dal contributo per la qualità del paesaggio (QP), che si prefigge la promozione di progetti volti a mantenere, promuovere e sviluppare paesaggi rurali variati e tradizionali. Il contributo per la qualità del paesaggio si basa su piani regionali promossi dai Cantoni e aventi durata minima di 8 anni.
- Dal 2014, la Confederazione promuove la Produzione di Latte e Carne basata sulla Superficie Inerbita (PLCSI). Mediante questo contributo s'intende promuovere una forma di produzione adeguata al potenziale locale specifico dell'azienda. Rispetto a molti paesi vicini, la Svizzera possiede proporzionalmente un’ampia superficie vocata a produrre erba. Il contributo PLCSI pone l’accento sull'utilizzo efficiente del foraggio prativo per la produzione di latte e carne, con conseguente riduzione della quota di mais da silo e di foraggi concentrati nella razione foraggera degli erbivori domestici. Ad oggi, il contributo PLCSI, pur non riducendo la superficie investita a mais da silo, ne ha perlomeno evitato l’estensione alle zone marginali per la sua coltivazione. Per quanto concerne i foraggi concentrati, invece, si è notato come nelle aziende che rispettano le esigenze poste dalla PLCSI il consumo si sia stabilizzato, a fronte dell’aumento riscontrato, invece, nelle aziende restanti.
- Sempre più consumatrici e consumatori desiderano acquistare prodotti con l’indicazione di provenienza o che riportino in etichetta il metodo di produzione.
- La popolazione percepisce i concimi aziendali più come una minaccia per l’ambiente e per le proprie narici che come preziosi fertilizzanti in grado di chiudere il ciclo aziendale degli elementi nutritivi, riducendo al minimo gli apporti esterni di concime e, di conseguenza, migliorando l’efficienza e la sostenibilità del sistema «erbivori domestici, comprensivo della produzione di foraggio grezzo».