Radice e fusto

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Fusti specializzati

  • Rizoma: fusto ipogeo a decorso quasi sempre orizzontale od obliquo. Può essere semplice o ramificato. Porta sia gemme sia radici avventizie. Appare spesso ingrossato, in quanto accumula sostanze di riserva per la pianta, della quale assicura la sopravvivenza durante l’inverno o quando si verificano eventi catastrofici (incendi, siccità, ecc.) Esempio: erba ventaglina - Alchemilla vulgaris.
  • Base del fusto bulbiforme: ingrossamento basale del fusto, che si sviluppa dall’ipocotile, dalla base del fusto stessa o da stoloni ipogei. Esempio: ranuncolo bulboso - Ranunculus bulbosus.
  • Bulbo: fusto ipogeo corto e compatto, attorno al quale crescono foglie carnose e stratificate. Sull’apice del bulbo è presente una gemma. Dal lato opposto troviamo le radici avventizie. Le sostanze di riserva sono contenute nelle foglie. Funge da riserva e organo di sopravvivenza. Esempio: giglio martagone – Lilium martagon.
  • Stolone epigeo: fusto laterale che nasce dal colletto della pianta e striscia lungo la superficie del suolo. Dai nodi dello stolone possono formarsi radici avventizie, fogli e fusti, in grado di dare origine a nuove piante indipendenti. Lo stolone assicura una rapida propagazione vegetativa. Esempio: ranuncolo striscianteRanunculus arvensis.
  • Stolone ipogeo: simile allo stolone epigeo per struttura e funzioni, ma a crescita sotterranea. Esempio: gramigna comuneElymus repens.
  • Tubero: il tubero è uno stolone ipogeo che presenta un tipico ingrossamento apicale. È un organo sia di sopravvivenza sia di riserva. Esempio: zigolo dolce - Cyperus esculentus.

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