Semina a spaglio
Le seminatrici a spaglio sono costituite da una tramoggia e da tubi equipaggiati con un deflettore terminale; il tutto montato sul telaio di un rullo o di un erpice strigliatore non azionato dalla presa di potenza. La semente percorre i tubi per caduta e raggiunge i deflettori che la spargono uniformemente sulla superficie del suolo. Il rullo o i denti dell’erpice provvedono poi ad interrarla leggermente.
La semina a spaglio si può eseguire anche manualmente (in questo caso, si raccomanda di aumentare la dose di semina del 20-30%). Questo metodo, in passato molto diffuso, è oggi riservato a piccole superfici non meccanizzabili.
Vantaggi
- Funziona molto bene se l’umidità è sufficiente.
- Forma velocemente una cotica erbosa fitta e resistente al calpestio, ideale per la semina di pascoli e miscele di lunga durata.
- È adatta alla semina di miscele contenenti semi di piccola taglia, come quelli di poa dei prati e avena bionda.
- È l’unico metodo efficace per seminare con successo miscele di lunga durata per prati da sfalcio ricchi di specie e non, gestiti in modo poco intensivo e, soprattutto, estensivo.
Svantaggi
- Non dà buoni risultati in caso di siccità.
- In estate è più rischiosa.
Suggerimenti
- Una leggera erpicatura dopo la semina favorisce l’emergenza delle graminacee e aumenta la disponibilità idrica per i germinelli.
- Rullare dopo la semina.
Bild muss gewechselt werden, weil hier Einsaat in bestehende Wiese