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Cespica annua (falsa camomilla)

Erigeron annuus

In sintesi

  • Neofita invasiva descritta nella Lista delle specie esotiche invasive della Svizzera (UFAM 2022). Attualmente, in piena espansione a scapito della flora indigena.
  • Fiorisce dalla tarda primavera all’autunno. Si propaga soprattutto tramite semi.
  • Specie molto concorrenziale, che si può combattere solo a costo di grandi sforzi.

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In dettaglio

Morfologia e habitus

  • Raggiunge 30 – 100 (e più) cm d’altezza. Fusto eretto, generalmente ramificato nella sua parte superiore e ricoperto da una peluria ispida quanto rada. Infiorescenza formata da numerosi capolini di 1 – 2 cm di diametro, riuniti in un corimbo piuttosto sciolto (≠ dalla pratolina). Foglie caulinari alterne e pubescenti su entrambi i lati (≠ dalla pratolina).
  • Foglie basali verde chiaro, pubescenti su entrambi i lati, disposte in rosetta, da lanceolate a oblungo-ovali e con picciolo alato, margine fogliare grossolanamente dentato (≠ dalla camomilla) e nervature traslucide in rilievo sulla faccia inferiore.
  • Capolino formato da fiori ligulati bianchi o violetti (esterni) e da fiori tubulosi gialli (interni). Fiorisce da giugno a ottobre (≠ dalla pratolina).
  • Apparato radicale fascicolato, non particolarmente sviluppato.

Longevità e sviluppo

  • Annua o bienne.
  • Se falciata, ricresce, fiorisce velocemente e diventa perenne.
  • Produce, per apomissia (senza fecondazione), un gran numero di semi minuscoli e muniti di pappo, che consente loro di disperdersi su lunghe distanze con l’aiuto del vento. I semi maturati a luglio possono già germinare in autunno, consentendo alla cespica di svernare allo stadio di rosetta basale. La durata di vita dei semi nel suolo è di almeno 5 anni.

Esigenze pedoclimatiche e diffusione

  • Dal fondovalle al piano collinare, su stazioni da siccitose a umide.
  • Ha bisogno di molta luce, perciò si diffonde facilmente nelle lacune della cotica erbosa. È presente a bordo dei campi, sul ciglio dei sentieri, lungo i corsi d’acqua, nonché in pascoli lacunosi, prati magri, maggesi fioriti e superfici ruderali.
  • È molto concorrenziale. Riesce a formare fitti focolai, anche grazie alla produzione di una serie di metaboliti secondari che inibiscono la germinazione e la crescita delle piante che la circondano (allelopatia).

Gestione e modifica della cotica erbosa

  • Va estirpata, completa di apparato radicale, prima della fioritura e in giornate uggiose. Tutte le parti della pianta vanno smaltite come rifiuto solido urbano. Ripetere l’intervento per almeno 6 anni.
  • Mai lasciare le piante fiorite in campo dopo l’estirpazione, perché i semi maturano ugualmente e possono poi essere dispersi dl vento e/o propagati tramite attrezzi e macchinari agricoli.
  • Riseminare le superfici recuperate con miscele foraggere adatte alle condizioni pedoclimatiche locali.
  • Gli sfalci la combattono efficacemente solo se ripetuti a cadenza mensile. Se si falcia prima della fioritura, la si può compostare.
  • Non va diffusa attraverso il trasporto e il foraggiamento di fieno contaminato.
  • Non vi sono raccomandazioni relative alla lotta chimica.
  •  Per saperne di più
    ► Capitolo Malerbe e parassiti
    Scheda tecnica APF-AGRIDEA 6.5.1 Cespica annua


Valore foraggero

  • Nullo. Anche se non è tossica, la cespica annua non viene consumata dal bestiame.
  • È una vera e propria malerba, da combattere senza indugi.

Particolarità

  • Originaria dell’America del nord, è stata introdotta in Europa come specie ornamentale già nel 17° secolo. Sebbene oggi la specie non venga più commercializzata, si è naturalizzata da tempo. Oggigiorno, le sue popolazioni sono in piena espansione.

Informazioni aggiuntive

Scheda tecnica APF-AGRIDEA 6.5.1 Cespica annua