Risemina: definizione, obiettivi e vantaggi
Con risemina/rinnovo della cotica erbosa si intende il rifacimento completo di un prato o di un pascolo permanenti, la cui cotica erbosa è così degradata da non potere essere recuperata altrimenti. Quando, invece, si semina un prato temporaneo nel quadro di un normale avvicendamento colturale, si parla semplicemente di semina.
L’obiettivo della risemina è quello di poter sfruttare interamente, e il prima possibile, il potenziale foraggero di una superficie prativa attualmente compromessa.
Le prospettive di successo della risemina sono superiori a quelle della trasemina. Tale vantaggio va comunque valutato alla luce di alcuni svantaggi significativi.
Svantaggi della risemina rispetto alla trasemina:
- Perdite maggiori di foraggio.
- Costi superiori (richiede più lavoro e maggior impiego di macchinari e semente).
- Impraticabile su parcelle scoscese, irregolari, sassose, poste ad alta quota e caratterizzate dall’avere suoli superficiali o (momentaneamente) non lavorabili.
- Eliminazione delle buone (poche) foraggere già adattate alle condizioni ambientali locali.
- La distruzione chimica della cotica erbosa da sostituire è vietata in agricoltura biologica.
Attenzione!
La risemina di prati e pascoli permanenti entra in linea di considerazione unicamente quando tutte le altre misure adottate si sono dimostrate inefficaci.
L’obiettivo n° 11 delle Linee guida per la foraggicoltura svizzera sottolinea come: I prati permanenti sono comunità viventi complesse, che raggiungono il climax attraverso decenni, quando non secoli, d’evoluzione. I tempi si allungano nelle regioni collinari e montane. A lungo termine, lavorare queste superfici per aumentare i seminativi è una scelta rischiosa, sia dal punto di vista agronomico sia da quello ecologico. Il rischio aumenta man mano che le condizioni diventano più marginali per le colture erbacee da pieno campo.
Situazione A: Tipi di prato a gestione intensiva, medio intensiva e (raramente) poco intensiva.
L’obiettivo principale di queste superfici prative è la produzione stabile di foraggio grezzo di buona qualità e in quantità soddisfacente.
Situazione B: Tipi di prato a gestione poco intensiva ed estensiva, soprattutto se si tratta di superfici per la promozione della biodiversità (SPB).
L’obiettivo principale di queste superfici prative è raggiungere un valore ecologico elevato (diversità floristica e faunistica).
Qualora s’intenda rinnovare completamente un prato o un pascolo estensivo, un prato poco intensivo o un terreno da strame (cfr. art. 55 dell’Ordinanza sui pagamenti diretti OPD) avente composizione botanica insoddisfacente, si può ricorrere alla tecnica dell’inerbimento diretto di prati da sfalcio ricchi di specie (fieno da semente).
Chi sceglie questa soluzione ha come obiettivo che la superficie riseminata riesca ad ottenere il livello qualitativo II (cfr. art. 56 dell’Ordinanza sui pagamenti diretti OPD).Per saperne di più
► Scheda tecnica APF-AGRIDEA 8.6.3 Inerbimento diretto di prati ricchi di specie – Fieno da semente
► www.regioflora.ch Naturnahe Begrünung in der Landwirtschaft (in tedesco)
► Promuovere la biodiversità